“Via il voto agli anziani”. Pochi giorni fa Beppe Grillo aveva lanciato la proposta provocatoria di togliere il diritto di voto agli anziani.
“Se un 15enne non può prendere una decisione per il proprio futuro, perché può farlo chi questo futuro non lo vedrà?”, aveva tuonato sul suo blog il leader/guru dei 5Stelle.
Le Iene hanno chiesto ad alcuni “vecchi” cosa pensano della proposta di Beppe Grillo.
Diciamo che sono tutte risposte a muso duro.
La scrittrice Barbara Alberti, 76 anni: “Via il voto agli anziani? ‘Vecchio’ ai miei tempi era un titolo d’onore e adesso viene usato come insulto. Credo che a 16 anni non si sia ancora pronti per votare, bisogna essere maturi”.
Il direttore di Libero, Vittorio Feltri, 76: “Togliere il voto agli anziani sarebbe incostituzionale. E poi perché le decisioni dei ragazzini dovrebbero essere migliori delle mie?”.
Tagliente la conclusione di Feltri: “A parità di imbecillità, cerchiamo tutti di avere gli stessi diritti”.
Dacia Maraini, 83, scrittrice: “Beppe Grillo sarebbe il primo a perdere il diritto di voto. E comunque ci sono tante persone anziane che pensano al futuro, non per loro magari, ma per i figli o i nipoti”.
Il marito di Maria De Filippi, il giornalista Maurizio Costanzo, 81 anni: “Beppe Grillo ha perso una bella occasione per stare zitto. Comunque, non è vero che si diventa egoisti con l’età. Al massimo rimbambiti, ma quelli ci sono pure a trent’anni”.
Lia Levi, 88, scrittrice: “Quando era bambina, essendo ebrea ho subito le leggi razziali. Quando ragioni per categorie sfiori sempre il razzismo. Sul voto ai 16enni, terrei i 18 come limite. Perché dare il voto a chi non ha ancora trovato se stesso?”.
Lina Wertmüller, 91, regista da poco laureata con un Oscar alla carriera: “Via il voto agli anziani? Gli anziani conoscono la vita più dei giovani, quindi hanno maggiore esperienza”.