La cucina senza grassi è la via maestra per rallentare l’invecchiamento!
Senza scendere in dettagli medico scientifici che non ci competono e semplificando massimamente, potremmo dire che i grassi da un lato rappresentano la nostra caldaia, generano cioè quell’energia necessaria per evitare la dispersione di calore, dall’altro fungono da veicolo per le vitamine liposolubili.
Ma non è tutto oro ciò che luccica, e come in ogni cosa è necessario non esagerare e saper distinguere tra quelli buoni e quelli da evitare. I grassi saturi sono nocivi, e causano l’insorgere di alcune patologie ematiche. Li trovate soprattutto negli alimenti di origine animale come carne, burro, panna, lardo, e in alcuni cibi prettamente vegetali come l’olio di palma e il burro di arachidi. Sono loro a innalzare il valore del colesterolo. Lo abbassano, invece, quelli polinsaturi, contenuti nei semi e nelle noci: tutti ingredienti che prevengono le malattie cardiovascolari.
Infine, quelli monoinsaturi rallentano l’invecchiamento: consumate noci, olive, oli vegetali, avocado, uova.
Ora che sapete quali sono gli alimenti da inserire nella vostra alimentazione e quali grassi svolgono un’importante funzione anti age, ma come cucinare correttamente? Curiose? Iniziamo!
È la cottura a rendere gli alimenti più o meno digeribili e sicuri dal punto di vista nutrizionale; nella preparazione è nascosto il segreto per isolare i grassi buoni ed evitare quelli cattivi. Ma nel modo di cucinare risiede anche il rischio di ridurre drasticamente la presenza di vitamine, sali minerali e amminoacidi naturali. Può capitare addirittura che, cucinando, venga assecondata la formazione di sostanze nocive, presenti ad esempio nella carne bruciata. Temperature troppo elevate o acqua eccessivamente abbondante possono guastare il 50% dei micronutrienti instabili al calore.
Attenzione quindi a scegliere bene come cucinare per garantirvi un pieno di salute. Seguite queste 7 regole d’oro e non sbaglierete: