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L’anima bella è quella delle donne che cucinano con amore

L’anima bella delle cuoche.

Nella vita di tutte le famiglie del mondo le donne hanno sempre avuto un ruolo fondamentale. Questo da tempo praticamente immemorabile.

Questo è vero in modo particolare per tutto ciò che riguarda la tavola, il cibo, la cucina. Se ci si pensa, si tratta di un impegno quotidiano tutt’altro che leggero e banale.

E tra l’altro è un impegno che si aggiunge ai mille altri che tengono occupate le casalinghe (e oggi anche i casalinghi) in tutto il mondo: spazzare i pavimenti, fare il bucato, pulire i vetri delle finestre, andare a fare la spesa e così via.

Sono tutte attività che senza amore nessuno avrebbe la forza di sobbarcarsi.

E questo vale soprattutto per la preparazione del cibo. Che non è semplice preparazione del cibo.

Sappiamo bene che soprattutto nei paesi mediterranei, e nel nostro in particolare, mangiare non è semplicemente fare il pieno di energia per affrontare le mille attività della giornata.

Da noi mangiare è stare insieme, chiacchierare del più e del meno. Tanto per dire, in Spagna il tempo trascorso a tavola chiacchierando ha pure un nome specifico, “sobremesa”, ovvero tutto quel che si dice e si racconta “sopra la mensa”.

L’anima bella delle cuciniere

Il cibo è una parte fondamentale della nostra identità (in mancanza d’altro, evidentemente) e quel che ci ritroviamo tutti i giorni nel piatto spesso diventa oggetto di appassionate disamine: ma nella carbonara ci va la pancetta o il guanciale? Quanto deve essere stagionato il parmigiano? E così via…

Capite bene che in un Paese così fare da mangiare tutti i giorni per la propria famiglia non è semplicemente economia domestica, ma un atto d’amore.

Chi cucina in Italia (donna o uomo che sia, ma ancora oggi sono più le donne degli uomini) lo fa avendo in mente le persone per le quali sta faticando ai fornelli.

Persone così sono impagabili. Amiamole e rispettiamole di più, per favore!

Adriano

Lettore onnivoro e disordinato. Giornalista di cronaca locale e di tutto un po'. Scrivere è come una droga, ma almeno per quello non ti arrestano.

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Tags: donne