con questo metodo si scopre AdobeStock 335511575

Come capire se il terreno usato è ancora buono | Trucco facile per un risultato garantito!

Si sa, ogni pianta ha bisogno di un certo tipo di terra e i problemi aumentano durante i periodi caldi come questo.

Si rischia, infatti, di travasare le piante in terreno non adatti, poco umidi o poco ricchi di determinati elementi nutritivi essenziali. Ma come fare per scegliere il terreno giusto? Scopriamolo insieme.

con questo metodo si scopre AdobeStock 335511575

Terra ad agosto: cosa sapere

In agricoltura, il mese di agosto è noto anche come il mese legato alla movimentazione della terra: il momento in cui a causa del clima estivo, la terra risulta asciutta e necessita di accortezze particolari, specie tenendo conto delle coltivazioni dei mesi precedenti. Ma andiamo con ordine.

Nel periodo che stiamo vivendo dovremo cominciare a preparare le aiuole e l’orto in generale alla concimazione. Verrà stabilito, quindi, il tipo di terreno che andremo ad utilizzare, partendo dal presupposto che dovremo assicurare i principali elementi nutritivi alle nostre piante. Per capire se un terriccio è di buona qualità ed in ottimo stato per coltivare, sarà necessario comprendere alcune cose e sfruttare alcune conoscenze.

Come capire se il terriccio è di buona qualità

Abbiamo capito che è necessario comprendere se il terriccio gode di un ottimo stato, altrimenti le nostre piante ne risentiranno, così come l’intera coltivazione. Qualora il terriccio fosse argilloso, alcalino, sabbioso o calcareo, è necessario sempre che la scelta venga eseguita in maniera accurata. Dobbiamo tenere conto delle piante che vi entreranno in contatto.

Un terriccio deve essere di buona qualità, a prescindere da qualsiasi tipologia di coltivazione cerchiamo: dobbiamo fare in modo tale da garantire compattezza e creare una superficie che si asciughi sì, ma non troppo in fretta. Il metodo più veloce e semplice per capire il tipo di terreno è quello legato ad un’azione pratica.

Basterà prendere un campione di terra e notare se scorre velocemente e facilmente tra le dita. Qualora la risposta fosse affermativa, allora vorrà dire che il terreno è sabbioso. Se, invece, la terra in mano risulta essere molto compatta, allora il terreno dovrebbe essere argilloso, almeno in parte.

Se comprimendo nel palmo della mano il terriccio notiamo che questo si compatta completamente, allora vorrà dire che il terreno è asfittico. In questi casi, la buona resa è legata al composto di materiale organico da aggiungere, o magari dell’argilla da espandere. Si può decidere se trasformare un terreno troppo ricco di materie organiche, acido, in un suolo neutro, aggiungendo calce o gesso.

Queste idee valgono oro… Altro che lattine!