l giorno d’oggi, il mondo intero si dimostra particolarmente attento alla tematica ambientale, soprattutto in virtù delle aspre conseguenze che uno sfruttamento irresponsabile e reiterato delle risorse ha arrecato al nostro pianeta. Ebbene, i vari settori lavorativi e, dunque, non soltanto i privati cittadini e le Istituzioni, oggi, si dimostrano particolarmente favorevoli nei confronti delle nuove iniziative green con le quali poter promuovere un modo ecosostenibile di fare impresa che non danneggi l’ambiente.
Tra i primissimi paradigmi dell’industria ad abbracciare questa filosofia e, per certi versi, a raccoglierne lo stimolante guanto di sfida, c’è stato, sicuramente, quello della moda. Nel mondo del tessile, infatti, si cerca da diverso tempo una soluzione per poter ovviare all’emergenza ambientale e, nel panorama di riferimento, questo si rifà all’utilizzo delle diverse tipologie di fibre tessili ecologiche esistenti.
Insomma, il tema dell’ecosostenibilità è sempre più considerato nel mondo della moda e non a caso in diversi shop online – vedi questa pagina del sito FULLGADGETS.COM – sta prendendo piede la tendenza di introdurre una sezione dedicata all’abbigliamento ecologico. Al giorno d’oggi, insomma, si fa presto a parlare di fibre tessili ecologiche, al punto da essere diventate una parte molto importante della moda sostenibile, per la quale ricoprono, come detto, un ruolo fondamentale.
Si è trattato di una soluzione necessaria, per certi versi, tenendo conto del fatto che l’impatto ambientale della produzione tessile in Italia e in molti altri paesi d’Europa è devastante. Ad oggi, nei Paesi in via di sviluppo si continua a vivere una situazione drammatica, mentre nel nostro Paese le industrie convergono in una filiera di produzione sempre più etica e sostenibile. Scopriamo, quindi, nelle prossime righe, alcuni tra i materiali ecosostenibili della moda e le loro peculiarità.
Canapa
Iniziamo con il tessuto ecologico che, forse, è più conosciuto e diffuso. La canapa è, senza ombra di dubbio, il tessuto naturale più sostenibile che è possibile trovare in commercio. Proveniente da una pianta che cresce in modo spontaneo e senza bisogno di una manutenzione particolare, viene coltivata risparmiando notevolmente in termini di risorse idriche ed energetiche. La canapa e la sua crescita e lavorazione hanno un impatto ambientale bassissimo e che richiede un utilizzo quasi nullo di sostanze chimiche. Con la canapa è possibile creare abbigliamento, biancheria intima, parti di scarpe, borse ed accessori.
Cotone riciclato
Continuiamo con un tessuto che entra a far parte della cosiddetta moda circolare. Creare indumenti con questa filosofia può essere una sfida per i brand di moda, eppure l’aiuto che viene dato all’ambiente è molto profondo. I rifiuti tessili riciclati sono una soluzione per non incenerire materiali ancora utilizzabili e dare una nuova vita agli oggetti con l’ausilio delle ultime tecnologie messe al servizio dell’industria della moda. Il cotone riciclato è tra i materiali più sostenibili sul mercato e viene utilizzato per creare abbigliamento, isolanti termici, imbottiture e, se necessario, anche stracci.
Lana biologica
Partiamo da una premessa: generalmente la lana non è una fibra naturale ecologica, essendo prelevata da animali da lana come ovini, cammelli, conigli e lama. Per questo motivo, occorre fare una distinzione importante tra la lana biologica e quella comune, con quest’ultima che, nel suo processo di estrazione e lavorazione arreca non pochi danni all’ambiente e al mondo animale. La lana biologica è, invece, un tessuto a basso impatto ambientale certificato, in grado di assicurare gli standard degli allevamenti biologici come il rispetto dei diritti degli animali, ma anche il loro nutrimento con alimenti biologici e l’estrazione da animali al pascolo e non rinchiusi in allevamenti intensivi. Non solo, la lana biologica viene anche lavorata con l’utilizzo minimo di sostanze chimiche.
