Scopriamo insieme chi è il Santo del giorno 12 Marzo.
Oggi la Chiesa Cattolica celebra San Massimiliano di Tebessa, martire cristiano vissuto nel III secolo.
Vediamo chi era, per cosa si distinse in vita e perché è stato canonizzato.
Santo del giorno 12 Marzo: chi era San Massimiliano di Tebessa
Sappiamo pochissimo della vita di Massimiliano, che tuttavia, certamente, visse nel III secolo e trascorse la maggior parte della sua esistenza a Tebessa, vicino Cartagine.
Il ragazzo era figlio di un veterano, Fabio Vittore, pertanto, secondo le leggi dell’epoca, avrebbe dovuto seguirne le orme dal punto di vista professionale.
Ma Massimiliano era un cristiano convinto e rifiutò categoricamente di imbracciare le armi e fare carriera militare.
Come poteva un seguace di Gesù usare la violenza?
Tale decisione lo condusse al Foro, dove il proconsole Dione lo interrogò chiedendogli i motivi della sua scelta.
La Fede, il coraggio e il martirio
“Non è lecito fare il soldato, giacché sono cristiano” fu la ferma e coraggiosa risposta del giovane al suo inquisitore.
Il giuramento militare, per lui, era del tutto impossibile.
Pur consapevole della pericolosità delle sue idee e della sorte drammatica alla quale sarebbe certamente andato incontro, nulla convinse Massimiliano a recedere dal suo proposito.
E la punizione, puntualmente, arrivò.
Il 12 Marzo del 295 (o un anno vicino), il ragazzo venne ucciso con la spada.
Il giorno della sua morte quindi, così come per tanti altri cristiani, è poi divenuto quello della sua celebrazione.
Oggi San Massimiliano, e non serve spiegarne il motivo, fin troppo evidente, è il protettore degli obiettori di coscienza.
Anche se ciò si può affermare praticamente per tutti i martiri cristiani, Massimiliano di Tebessa è una delle figure più significative, forti e decise non solo del suo tempo ma dell’intera storia del Cristianesimo.
Un esempio di Fede, coraggio e fermezza che attraversa i secoli e i confini.
