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A San Francisco è stata vietata la vendita di cani da allevamento: Un grande esempio per tutto il mondo

Sono tante le famiglie che amano gli animali e per questo decidono di adottarne uno nella propria casa. Il problema è che, nonostante ce ne siano tanti nei rifugi, in molti preferiscono acquistarli dagli allevamenti.

Per risolvere questo problema il comune di San Francisco, in California, ha emesso un’ordinanza che vieta ai negozi di animali di vendere cani e gatti provenienti da allevamenti.

Perché questa decisione? Perché gli allevamenti per animali domestici non sono molto diversi dagli allevamenti intensivi di carne da macello. Gli animali vengono trattati come merce, stipati in spazi ridotti e dunque maltrattati.

L’unico modo per bloccare questa pratica è ridurre la domanda d’acquisto di questi animali. Come ben sappiamo, ciò non vuol dire privarsi di un amico a quattro zampe, bensì di scegliere un’altro canale di adozione.

Chi ha già avuto un cane sa bene che lo si ama indipendentemente dalla razza, dal colore e dall’età. Prima di andare in un negozio o in un allevamento, proviamo a fare un giro al canile, dove decine e decine di randagi sfortunati sarebbero ben lieti di poter contribuire all’amore di una famiglia.

Adottare un cane e salvarlo da un triste destino ci farà sentire bene, ci farà affezionare ancora di più al nuovo membro della famiglia e, soprattutto, sarà lui ad essere infinitamente grato e a farvi sentire sempre amati.

Purtroppo far capire alle persone e convincerle dell’adozione a discapito dell’acquisto è più difficile di quanto si pensi, tanto che la città di San Francisco è dovuta ricorrere alle maniere forti.

Un’iniziativa lodevole che dovrebbe essere intrapresa nell’intero stato, in tutti gli stati, non in una singola città.

Ricordiamo che acquistare un animale d’allevamento alimenta una doppia sofferenza: degli animali che restano nel canile, di quelli che invece vengono sfruttati per la riproduzione e la vendita… proprio come se si trattassero di merce comune.

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Queste idee valgono oro… Altro che lattine!