BONUS BEBÈ 2018: ECCO TUTTI GLI AGGIORNAMENTI DELL’INPS

Chi sta per avere un bambino oppure lo ha appena accolto in famiglia ha la possibilità di chiedere il cosiddetto Bonus Bebè 2018, noto anche come Assegno per la natalità.

L’incentivo dedicato alle famiglie può essere richiesto fino alla fine dell’anno corrente, tuttavia entro limiti di tempo legati alla nascita o all’adozione del bambino.

Per aiutare le famiglie e incentivare le nascite il governo ha confermato anche per il 2018 il bonus destinato ai neo-genitori. Si sottolinea che può essere richiesto anche da coloro che adottano un figlio.

Non tutti possono richiederlo: occorre rientrare nei requisiti stabiliti dalla legge.

Quali sono i requisiti?

Limiti di tempo

Il Bonus Bebè 2018 può essere richiesto entro 90 giorni dalla nascita o adozione del figlio. Le domande inoltrate dopo questo periodo non saranno accettate.

Limiti patrimoniali

L’assegno di natalità viene concesso solo alle famiglie con un reddito pari o inferiori a 25mila euro annui. Chi guadagna una somma complessiva più alta di questa soglia non può fare richiesta, essendo pensata per le famiglie che necessitano di un auto economico.

A quanto ammonta?

L’assegno noto come Bonus Bebè ammonta a 80 euro mensili e viene erogato per un anno, cioè per 12 mensilità, per un totale di 960 euro. Dopo un anno viene interrotta la sua erogazione.

Le famiglie che dichiarano un patrimonio pari o inferiore a 7mila euro annui otterranno invece un bonus “raddoppiato” di 160 euro al mese per 12 mesi.

Se si tratta di un parto gemellare oppure si adotta più di un bambino deve essere richiesto per ognuno di essi. Un’unica domanda vale per un solo bambino.

Come richiedere il bonus?

Il bonus può essere richiesto all’INPS esclusivamente per via telematica, cioè su internet. Sul sito ufficiale dell’ente previdenziale si può scaricare il modulo “Richiesta di pagamento delle prestazioni a sostegno del reddito”. Lo stesso modulo deve essere compilato e inviato via internet.

Se non si è in grado di effettuare la domanda si può richiedere l’assistenza ad un CAF o patronato.

Fonte: GuidaalFisco  per ulteriori e dettagliate info.

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