cacio e pepe

Cacio e pepe: scopri il classicissimo primo piatto romano

Cacio e pepe: scopri il classicissimo primo piatto romano.

Gli spaghetti cacio e pepe sopo un caposaldo irrinunciabile della tradizione gastronomica capitolina. Si tratta di un primo piatto molto semplice da preparare, ma proprio per questo i passi che bisogna fare per portarlo in tavola vanno seguiti con grande scrupolo e attenzione. Perché, si sa, talvolta le cose semplici si possono rivelare le più difficili…

Vediamo dunque come possiamo preparare una memorabile cacio e pepe.

Cacio e pepe: scopri il classicissimo primo piatto romano

Gli ingredienti

Sono solo tre gli ingredienti necessari, e cioè: mezzo chilo di spaghetti (ma c’è chi usa i tonnarelli); 220 grammi di pecorino romano e pepe nero quanto basta.

La preparazione

Fai così

Si parte dal pecorino, rigorosamente romano. Basta grattugiarlo, niente di più. Nel frattempo fai cuocere la pasta al modo solito: tanta acqua salata, quando bolle butti gli spaghetti e li tiri fuori circa un minutino prima del tempo massimo indicato sulla confezione, perché poi vanno mantecati in padella (ma non sul fuoco).

Nella suddetta padella va spolverato il pecorino che hai grattugiato all’inizio e poi anche il pepe: macinato al momento e con generosità. Per una cacio e pepe come si deve, la spolverata di pepe non può essere timida.

Manteca il tutto per qualche minuto, in caso allungando con qualche mestolo di acqua di cottura (ma senza esagerare: non vogliamo che la tua cacio e pepe sia troppo liquida). Noterai che il pecorino si scioglierà grazie al calore della pasta e legherà così tutto quanto. La consistenza giusta della cacio e pepe è cremosa e compatta.

Si diceva delle insidie che sono nascoste nei piatti semplici: il segreto della cacio e pepe sta nell’azzeccare il giusto equilibrio tra il pecorino e il pepe. Importante anche la giusta quantità di acqua di cottura degli spaghetti. Non li vogliamo ne troppo liquidi né troppo asciutti.

Da servire ben caldi.

Buon appetito!

Queste idee valgono oro… Altro che lattine!