Depressione e ansia non sono indici di debolezza, ma segnali di una lotta in corso

Oggi si sente spesso nominare nel linguaggio comune la parola “depressione”. Non meno frequente, risulta essere la parola “ansia”. Secondo la medicina, queste due devono essere considerate delle vere e proprie “patologie”, ovvero dei disturbi che se raggiungono un certo stadio, dovrebbero addirittura essere curate con dei farmaci psichiatrici.

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Uno dei problemi riguardanti questi due disturbi però, risulta essere la presenza di diverse credenze sbagliate a riguardo. Per fare chiarezza su questi due concetti principali, è necessario innanzitutto dare una definizione medica di “depressione” e “ansia”. Queste patologie sono dei disturbi che colpiscono la sfera emotiva del cervello, alterando alcune reazioni e a volte persino colpendo il fisico.

Depressione e ansia non sono indici di debolezza, ma segnali di una lotta in corso

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Riguardo le erronee opinioni che si diffondono sempre più spesso a riguardo, si può citare il fatto che molti ad esempio, ritengono che depressione ed ansia si manifestino in caratteri deboli. Questo, non sembrerebbe affatto essere vero. Spesso, queste due malattie si possono manifestare in persone che da anni hanno mantenuto un comportamento definito “forte” e molto determinato, che hanno lottato a lungo. Stanchi di farlo, improvvisamente potrebbero cadere in uno di questi due disturbi oppure in entrambi. Si potrebbe quindi affermare che depressione e ansia non sono segnali di debolezza, ma segnali di chi ha lottato per tutta la vita.

Un altro comportamento erroneo che svolgono le persone non affette da queste due patologie, è quello di spronare chi è depresso o ansioso con parole dure e pungenti, come se volessero scuotere emotivamente quella determinata persona e farle tornare il “carattere forte” di una volta. Questo meccanismo purtroppo non serve: la persona affetta da depressione, così come quella affetta da ansia, non riesce a reagire, altrimenti lo avrebbe già fatto. Serve un medico e se il caso risulta essere cronico, è necessario anche prendere una cura adeguata.

Nel caso si cerchi di spingere con parole sbagliate la persona a reagire, si potrebbe addirittura danneggiarla, creando un effetto “a guscio”. Cosa significa questo? La persona malata potrebbe chiudersi ancora di più in se stessa ed evitare di chiedere aiuto.
Un altro concetto che merita di essere sottolineato, risulta essere il fatto che tutti, qualsiasi persona di qualsiasi età può essere colpita da ansia o depressione, sia coloro che vengono definiti “deboli”, cioè con un carattere magari più sensibile, sia quelli che possiedono un carattere più forte. Insomma, depressione e ansia non solo le “malattie dei deboli”, ma “dei forti”, che dimostreranno di esserlo ancora di più, quando ricominceranno a lottare per uscire da queste patologie.

Queste idee valgono oro… Altro che lattine!