Genitori, per dare una giusta educazione ai bambini bisogna saper dire anche NO!

Ci sono bambini che del pianto capriccioso e insopportabile hanno fatto una forma d’arte. I mocciosi si sono resi conto infatti che i loro genitori non hanno né l’energia fisica né quella morale per dire loro di no.

Si tratta di “genitori” (le virgolette hanno un perché, come vedremo) che sono caduti nella trappola del dare sempre ragione al pargolo, per paura che il moccioso metta in scena una delle sue epiche tigne.

Ora, è chiaro che darla sempre vinta al pupo non è altro che una sicura ricetta per il disastro e il disastro, in questo caso, è allevare un figlio che crescerà viziato e convinto che tutto gli sia dovuto.

Alla lunga, infatti, un bimbo allevato così è probabile che diventi una persona che non sarà capace di affrontare con la necessaria resilienza le innumerevoli difficoltà della vita.

Una persona che tenderà a scoraggiarsi facilmente, a non lottare abbastanza per ottenere risultati, a dare la colpa agli altri per i propri fallimenti.

Se questi sono i possibili risultati del sì troppo facile, capite bene che darla sempre vinta ai vostri figli può rivelarsi una pessima strategia educativa.

Urge dunque imparare a dire anche dei no. E in certi casi il vostro “no” dovrà essere un no e basta, senza possibilità di ripensamenti e discussioni.

Il bimbo sulle prime proverà a farvi desistere con la sua solita tattica, una insopportabile scenata, ma se voi sarete capaci di rimanere sulla vostra posizione e se questo si ripeterà per un numero sufficiente di occasioni, allora l’erede imparerà a comportarsi.

La lezione che trarrà da questi no è molto semplice, e cioè che non sempre (anzi, quasi mai) dalla vita otteniamo quel che desideriamo e che quel poco che otteniamo costa fatica e sacrificio.

Sono i famosi “no che aiutano a crescere”.

Perché la vita non è una gita al parco ed è bene che i pargoli lo imparino per tempo.

Queste idee valgono oro… Altro che lattine!