Il piatto tipico: gli arrosticini abruzzesi, una vera delizia

Il piatto tipico: gli arrosticini abruzzesi.

Gli arrosticini, come ognun sa, sono spiedini di carne di pecora (o di castrato) caratteristici della gastronomia abruzzese.

Il nome, come spesso capita in Italia, non è universale: c’è per esempio chi li chiama rustelle, arrustelle o anche rrustell.

Il piatto tipico: gli arrosticini abruzzesi

La loro preparazione in fondo è semplice: si taglia la carne più o meno a cubetti e questi li si infilano poi su uno spiedino di legno.

I quali spiedini vengono poi adagiati a cuocere sopra la brace. Il braciere per gli arrosticini si chiama rostelliera o anche “fornacella”.

Una volta per mangiare gli arrosticini bisognava capitare in Abruzzo, ma oggi questo piatto buono e popolare lo si può trovare in tutta Italia, grazie alla grande distribuzione.

Per la buona riuscita di questi spiedini sfiziosi, è importante la cottura, ovviamente, ma anche il tipo di griglia che viene usata e pure la temperatura della brace.

Come per quasi tutti i piatti italiani della tradizione popolare, anche gli arrosticini si dividono in vari tipi diversi. Ce ne sono di prodotti in serie con la carne infilata su spiedini da 20 centimetri, ma ce ne sono ancora oggi di ottimi prodotti artigianalmente, ovvero a mano.

La carne di solito viene alternata a pezzetti di grasso di pecora, che conferisce al tutto morbidezza e un aroma inconfondibile. Questi arrosticini col grasso sono quelli più pregiati e affinché siano buoni occorre che la carne sia di prima qualità: è l’unica che regge al meglio a una cottura prolungata.

Quelli industriali di solito sono fatti con carne di agnello non castrato. Ce ne sono anche delle varianti con carne di maiale, di pollo o di tacchino. Questi non sono propriamente arrosticini della tradizione abruzzese, ma testimoniano anch’essi del grande successo di questo magnifico “piatto” del Sud.

Per gustarli al meglio è ottimo cospargerli con olio extra vergine d’oliva e si sposano alla grande con un vino rosso come il Montepulciano.

Queste idee valgono oro… Altro che lattine!