Impara l’uncinetto da solo e dona migliaia di dollari agli orfani del suo Paese

Ci sono persone – sfortunate loro – che per raggiungere i loro obiettivi hanno bisogno di lavorare il doppio del normale e poi ce ne sono altre che hanno la straordinaria fortuna di venire al mondo con un talento eccezionale per fare certe cose.

 

È chiaro che anche queste ultime devono impegnarsi non poco per avere il successo che meritano, ma non c’è dubbio che partono da una base molto più solida di tutti gli altri: il loro innato talento.

Un talento che ovviamente va tenuto vivo e affinato con un lavoro e un esercizio continui (si pensi per esempio a un grande pianista), ma che senza dubbio per chi ce l’ha costituisce una marcia in più rispetto ai altri comuni mortali.

Si tratta di quel non-so-che che distingue per esempio i grandi pittori dai semplici imbrattatele.

Jonah Larson è una di queste persone fortunate. All’apparenza sembra un bambino come tanti, se non fosse che a soli 5 anni ha imparato a lavorare a maglia e che da allora non si è mai fermato. Un bambino prodigio? Certo che sì.

Adesso Jonah di anni ne ha undici, ma quando ne aveva soltanto cinque si mise in testa di imparare a lavorare a maglia semplicemente guardando un tutorial su Youtube. Il bello è che ci riuscì. Il suo primo “prodotto” fu un semplice strofinaccio, ma la bontà del risultato gli diede la spinta necessaria per continuare. Da allora non ha fatto altro che affinare e migliorare la sua inconsueta abilità.

Jonah ha però avuto la fortuna ulteriore di essere circondato da persone che gli hanno dato fiducia e l’hanno supportato in questa insolita avventura. Sono state loro a donare al ragazzino il materiale necessario per realizzare le sue creazioni: berretti, coperte, sciarpe e così via.

La cosa naturalmente non ha mancato di trovare eco sui social. Si Instagram Jonah vanta un seguito piuttosto consistente (più di 200mila fan) e questo gli ha dato modo di mettere a frutto la sua grande abilità artigianale per fare del bene a chi ha bisogno.

Grazie alla sua notorietà, infatti, il ragazzo ha potuto lanciare una campagna di raccolta fonti (GoFundMe) per aiutare le scuole rurali del suo Paese, l’Etiopia.

Il progetto viene sostenuto anche dall’organizzazione no profit Roots Ethiopia e ha pure lo scopo di aiutare le mamme e i giovani del Paese a scoprire un lavoro nel quale potrebbero essere molto bravi e metterlo a frutto a beneficio della loro nazione.

Queste idee valgono oro… Altro che lattine!