bufale e coronavirus

La rete, i social e tutte le bufale sul coronavirus. Stop alle Fake News!

La rete, i social e tutte le bufale sul coronavirus.

Se la pandemia scoppia in tempo di social network, è inevitabile che dai e dai si diffondano come un contagio anche panzane, bufale, palle o chiamatele come volete.

Insomma, stiamo parlando delle fake news ai tempi della pandemia. A scorrere un sommario elenco del vasto campionario di mistificazioni e bugie, pare che l’unico limite sia dato dall’immaginazione dei begli spiriti che le mettono in giro.

La rete, i social e tutte le bufale sul coronavirus

Basti ricordare innanzitutto le inevitabili teorie del complotto per le quali il coronavirus è un germe creato nei laboratori cinesi per la guerra batteriologica.

Oppure la tesi secondo la quale dietro alla diffusione della malattia ci sarebbero le grandi multinazionali del farmaco che avrebbero creato il virus per vendere il vaccino (che però non s’è visto ancora, naturalmente: che lo tengano nei cassetti per far salire il prezzo?).

O ancora la storia dell’italiano bloccato a Wuhan che raccontava di come l’Esercito Popolare fosse stato autorizzato a “sparare a vista” a chi non si tappava in casa.

Un’altra bufala, questa peraltro molto articolata e se non altro all’altezza di un film di fantascienza apocalittica, è la storia della delibera della Protezione civile sul fantomatico “biocontenimento BSL-4”, pronto a essere implementato dal 15 marzo se la situazione non fosse cambiata per il meglio.

C’era perfino un estratto tra virgolette dalla presunta delibera: «Solo un membro per ogni nucleo famigliare sarà dotato del kit necessario per recarsi ai checkpoint militari approntati per i rifornimenti necessari. Nessun’altra persona potrà lasciare la quarantena domiciliare, malato o sano, grave o no».

Un’altra panzana, questa decisamente macabra, era quella che raccontava di “ventenni” intubati nel reparto di terapia intensiva all’ospedale Niguarda di Milano, “notizia” poi smentita dallo stesso nosocomio lombardo.

E poi ci sono le balle diffuse in rete su presunte cure miracolose per il coronavirus: c’è chi magnifica i benefici della… cocaina, chi le virtù miracolose dell’olio di origano, chi quelle della vitamina C.

E l’elenco potrebbe continuare. A dimostrazione che la mamma dei malintenzionati è sempre incinta. E pure quella dei boccaloni.

Se la situazione non fosse drammatica, ci sarebbe da ridere.

Queste idee valgono oro… Altro che lattine!