Oggi il doodle di Google omaggia Sylvia Plath

Oggi 27 ottobre 2019 il doodle di Google omaggia la grande poetessa inglese Sylvia Plath, anima tormentata e fragile che l’11 febbraio del 1963 decise di farla finita infilando la testa nel forno di cucina.

Mandò a letto i due figli, preparò loro la colazione per il giorno dopo (latte, pane e burro), scrisse la poesia “Orlo” e poi si tolse la vita. In questa sequenza sono racchiusi gli ultimi attimi della vita di Sylvia Plath, grande poetessa e anima fragile.

Nel suo passato c’erano eventi drammatici che ne segnarono implacabilmente l’esistenza fino al passo definitivo.

Sylvia Plath è oggi famosa per le sue opere letterarie, ma anche per il rapporto sostanzialmente malato che ebbe con l’ex marito, il poeta Ted Hughes, da lei chiamato con affetto Teddy-ponk.

Per tutta la loro convivenza i due intrattennero una fittissima corrispondenza: “Mi manchi da morire – scriveva Sylvia – non posso sopportare di stare con persone che non sono te”; e ancora: “Grazie a una qualche mistica unione siamo diventati una sola carne; Sono malata, fisicamente malata, senza di te. Piango; poso la testa sul pavimento; soffoco, odio mangiare; odio dormire, o andare a letto… Vivo in una sorta di morte in vita…”.

Un rapporto viscerale, dunque, almeno da parte di Sylvia. Un rapporto che a un certo punto si ruppe, ancora oggi non si sa bene perché. Forse perché Hughes si innamorò di un’altra. Forse – come ha sostenuto il Guardian – perché Ted si era messo a picchiare la moglie. Tra l’altro il giornale britannico suggerisce che potrebbe esserci un episodio di violenza come causa dell’aborto sofferto da Sylvia.

Ad ogni modo, quando la petessa decise di mettere la parola fine, mandati a letto i bambini e preparata loro la colazione, sigillò la cucina con del nastro adesivo aprì il gas e infilò la testa nel forno.

Una morte che ancora oggi solleva molte perplessità, non fosse altro per il fatto che su di essa si sono elaborate svariate teorie. C’è chi sostiene che Sylvia volesse essere salvata, altrimenti non si spiegherebbe il suo aver lasciato un biglietto con il numero del suo medico….

La realtà è che non avremo mai una risposta.

Queste idee valgono oro… Altro che lattine!