bambino povero

Un bambino povero entra in un negozio e chiede di usare un tablet per poter finire i suoi compiti

Questo bambino povero va in un negozio…

Chi troppo e chi niente. È la storia del mondo.

Per riequilibrare la bilancia si sono fatte innumerevoli guerre e pure qualche rivoluzione, ma pare che nessuno abbia la ricetta magica per portare un po’ di giustizia in questa valle di lacrime.

Chi ha i soldi spesso dice che è colpa dei poveri: che non si impegnano abbastanza.

Ridotto all’osso, è il nocciolo del “pensiero” di certe confessioni protestanti americane: siamo ricchi perché ce lo meritiamo, perché il Padreterno ci ha predestinato a questo. E tanti saluti a tutti gli altri.

Pura questione di fortuna

E invece, se vai a vedere, spesso il merito o il demerito non c’entrano un tubo. È semplicemente questione di nascere dalla parte sbagliata del confine o nella parte sbagliata della città e sei più o meno fregato in partenza.

È il caso di un ragazzino brasiliano di Recife. Lui ha solo dieci anni e ha fatto il giro del mondo un video che lo ritrae mentre entra in un negozio di elettronica e chiede di potere adoperare un tablet per finire i suoi compiti di geografia.

Lo ha notato e lo ha ripreso un cliente del negozio, che dopo alcuni minuti si è accorto che il ragazzino non stava giocando, ma stava facendo i compiti, munito anche di penna e quaderno.

Dopo che il video ha fatto il giro dei social, il ragazzino è stato identificato come Guilherme Henrique Santos.

Munito di questa informazione essenziale, il negozio in questione ha deciso di mobilitarsi per trovarlo e quindi di aiutarlo donandogli le attrezzature e il supporto necessari per finire i suoi studi.

Questo bambino va in un negozio per fare i compiti: una storia dolce-amara

È una storia dolce-amara, questa che vi abbiamo raccontato.

Nessun bambino, per quanto povero, dovrebbe trovarsi nella condizione di non avere gli strumenti per studiare.

I titolari del negozio brasiliano certamente hanno dimostrato di essere persone sensibili e di buon cuore (oltre che attente al ritorno pubblicitario di un simile gesto…), ma il benessere dei bambini non dovrebbe serre affidato al buon cuore della gente.

Queste idee valgono oro… Altro che lattine!