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Farmer spraying vegetables in the garden with herbicides. Man in a black apron.

Allarme glifosato? Tutto falso, secondo l’Agenzia per le sostanze chimiche non è tossico

Riecheggia in ogni dove, suscita da sempre molta preoccupazione, ma tutto questo can can per l’allarme glifosato sta per rientrare! Perché? È di poco fa la notizia diramata dal Rac, il comitato per la valutazione dei rischi dell’Echa, l’agenzia chimica europea che riporta testuale la dichiarazione di non tossicità dell’erbicida. Questo segnala il Salvagente.

Negli ultimi anni, i controlli da parte degli enti proposti, delle associazioni consumatori di tutta Europa, dei laboratori chimici indipendenti, si sono intensificati proprio per individuare la presenza o meno di questo pesticida nel cibo commercializzato.

I rischi parevano fino ad oggi elevati, nonostante il glifosato fosse da tempo ritenuto uno dei prodotti meno nocivi e più efficaci nel debellare i parassiti. L’invito da parte delle autorità competenti era sempre lo stesso: acquistate alimenti provenienti da agricoltura biologica, per scongiurare qualsiasi pericolo. E invece… cosa è accaduto oggi?

Scopriamolo insieme!

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Allarme glifosato? Tutto falso, secondo l’Agenzia per le sostanze chimiche non è pericoloso

Giunge inaspettata, come un tornato, ma questa volta per spazzare via dubbi e paure, la conclusione a cui è arrivato dopo attente valutazioni il Rac: il glifosato non è pericoloso per la salute umana.

La scadenza per la licenza all’uso era prevista per dicembre prossimo venturo, ma l’Agenzia europea per le sostanze chimiche è arrivata alla sua conclusione definitiva: possono mantenersi gli attuali limiti già in vigore per questa sostanza.

Possiamo tirare allora un sospiro di sollievo? Non proprio! Infatti, da una parte si afferma che le analisi scientifiche fin ora effettuate non consentono di ritenere pericoloso questo erbicida perché non sono emersi risultati che provano una sua tossicità intrinseca. Ma dall’altra, continua ad essere ritenuto assai dannoso per gli organismi acquatici. Emerge, così, la necessità che l’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) esamini attentamente la quantità dei dati raccolti prima di emettere una sentenza definitiva.

Ma è evidente che si vada verso un prolungamento della licenza, che non scadrà di certo a dicembre.

Queste idee valgono oro… Altro che lattine!