come conservare l'aglio a lungo

Come conservare l’aglio a lungo, alcuni consigli

Come conservare l’aglio a lungo: alcuni consigli.

L’aglio è un “odore” assai apprezzato nella nostra cucina, lo sappiamo. Lo si può coltivare abbastanza facilmente nell’orto.

Della pianta si raccoglie il bulbo, che cresce sotto terra. La cosiddetta “testa d’aglio” è un insieme di spicchi, ognuno dei quali – forse non tutti lo sanno – può essere ripiantato per generare nuove piante.

Ad alcune persone può dare problemi di digestione, ma ha anche i suoi benefici: per esempio può aiutare a tenere bassa la pressione arteriosa.

Come far durare le teste d’aglio il più a lungo possibile? Qui di seguito ti diamo alcune dritte che forse possono esserti utili.

Come conservare l’aglio a lungo

Quanto dura l’aglio. Di solito in un orto casalingo l’aglio lo si raccoglie una sola volta all’anno, usualmente d’estate.

Tra gli ortaggi l’aglio è uno dei prodotti che dura più a lungo. In cantina o in dispensa lo possiamo conservare per mesi, a volte anche fino al raccolto seguente.

Questo però solo se si osservano alcuni semplici accorgimenti. È importante innanzitutto che le teste vengano debitamente essiccate e naturalmente contano anche umidità e temperatura del luogo in cui vengono conservate.

Occorre anche notare che non tutte le qualità di aglio si prestano a lunghe conservazioni: l’aglio bianco dura più a lungo, per esempio, mentre quello rosso o rosa appassiscono più alla svelta.

Si deve cominciare dalla raccolta. Se vogliamo che l’aglio si conservi per molto tempo, dobbiamo raccoglierlo al momento giusto. Se lo facciamo troppo presto, i nostri spicchi avranno ancora una quantità d’acqua eccessiva e quindi non si manterranno a lungo.

I bulbi, quindi, vanno raccolti quando la pianta si disidrata: di solito basta dare un’occhiata alla parte della pianta fuori dal terreno per decidere se è secca abbastanza o se invece bisogna aspettare ancora.

Naturalmente per la raccolta bisognerà anche scegliere un giorno in cui non è piovuto, ma d’estate la cosa non è certo difficile.

La pulizia. Dopo la raccolta, poi, dobbiamo ripulire con cura la testa d’aglio dalla terra, liberando così l’ortaggio da eventuali microrganismi dannosi presenti nel terreno.

Una volta pulite le teste d’aglio vanno quindi poste a seccare: per conservarsi bene è importante che perdano altra acqua prima di essere stoccate.

È anche per questo che si legano i bulbi tra loro in trecce o corone: oltre a essere belle e decorative, esse aiutano la disidratazione, perché consentono di esporre le teste d’aglio esclusivamente all’aria, senza doverle appoggiare su un piano qualsiasi.

Sempre che, naturalmente, il luogo dove vengono riposte sia ventilato e asciutto.

La temperatura più giusta si aggira sugli otto/dieci gradi: a questo proposito una cantina è perfetta, basta naturalmente che non sia troppo umida.

Se non c’è modo di legarle in corone e appenderle, la maniera migliore di conservare le teste d’aglio è dentro cassette di plastica tenute sollevate: è fondamentale che l’aria sia libera di circolare tutt’intorno.

Queste idee valgono oro… Altro che lattine!