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Coronavirus: a Genova una nave da crociera per curare i contagiati

Coronavirus: a Genova una nave da crociera per curare i contagiati.

Lo ha annunciato in tv il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti: “Un traghetto Gnv potrà essere utilizzato per persone che non possono fare l’isolamento a casa e hanno bisogno di cure”.

L’Agi, Agenzia Italia, il 13 marzo scorso ha dato notizia dell’intenzione dell’amministrazione regionale della Liguria di allestire una nave da crociera nel porto di Genova per accogliere i contagiati da Coronavirus.

Secondo i piani dei vertici della Regione, “la nave potrà essere utilizzata in molti modi: da chi viene dimesso dall’ospedale per continuare la sua convalescenza a quelle persone che non possono fare l’isolamento a casa e hanno bisogno di cure…”, così ha spiegato il presidente Toti ai microfoni di Canale5.

Quanto ai tempi, il presidente ligure ha assicurato che “nel giro di cinque giorni saremo pronti ad utilizzarlo”.

Se la cosa andasse a buon fine, sarebbe il primo caso in Italia di un traghetto utilizzato per far fronte alla straordinaria emergenza del contagio pandemico da Coronavirus.

Nei giorni scorsi l’idea era stata caldeggiata da diversi politici. Tra i favorevoli anche l’onorevole Maria Elena Boschi, attuale capogruppo di Italia Viva (il partito di Matteo Renzi) a Montecitorio nonché già ministro per i rapporti col Parlamento. “Bene così, avanti tutti insieme”, ha commentato sui social.

Coronavirus: a Genova una nave da crociera per curare i contagiati

Secondo quanto riporta Il Sole 24Ore, l’idea è venuta dai vertici di Gnv, la compagnia di navigazione che dovrebbe mettere a disposizione la nave ospedale.

I tempi per l’allestimento di questa inedita struttura galleggiante dovrebbero essere piuttosto brevi, da una settimana a dieci giorni.

«La compagnia – ha fatto sapere Gnv – sta lavorando con le istituzioni per affrontare tutti gli aspetti» dell’ambizioso progetto, «inclusi i piani operativi».

Le ipotesi sul tavolo sono tre, scrive Il Secolo XIX. La prima è la trasformazione della nave in un punto d’appoggio per pazienti non colpiti dal virus, al fine di liberare posti letto negli ospedali.

La seconda è destinare la nave a luogo di quarantena per i positivi al test. La terza impiegare il traghetto come ospedale per pazienti con malattia da Coronavirus conclamata.

Queste idee valgono oro… Altro che lattine!