dieta povera di grassi

Dieta povera di grassi, che effetti ha su cuore e colesterolo

Dieta povera di grassi, gli effetti su cuore e colesterolo.

È da qualche decennio ormai che la comunità scientifica ha raggiunto un sostanziale consenso sul fatto che una dieta povera di grassi è effettivamente in grado di far bene alla salute.

Peraltro occorre dire che studi più recenti hanno sollevato perplessità al riguardo, il che però non significa che le autorità sanitarie non continuino ancora oggi a sostenere questa posizione.

Per dieta a basso contenuto di grassi si intende una dieta in cui le calorie medie giornaliere sono composte da grassi per non più del trenta per cento del totale. Ma c’è anche chi consiglia di tenersi al di sotto di quella soglia, ovvero al 10-15% di grassi giornalieri.

Dieta povera di grassi, gli effetti su cuore e colesterolo

Gli alimenti ricchi di grassi fanno aumentare di peso perché apportano più calorie per grammo rispetto a proteine e carboidrati (nove calorie per grammo per i grassi, 4 calorie/grammo per proteine e carboidrati).

Ricerche condotte dalla britannica Norwich Medical School mostrano che le persone che mangiano meno lipidi riescono in genere a dimagrire.

Si tratta di un calo di peso relativamente contenuto, va detto, ma si tratta comunque di una variazione di peso che i medici considerano importante per la salute.

I primi studi sulle diete a basso contenuto di grassi si sono basati sull’assunto che i grassi saturi siano la causa principale delle malattie di cuore.

È un’idea che ha condotto alla scrittura delle Low-Fat Guidelines and the Obesity Epidemic, un documento americano pubblicato la prima volta nel 1977.

Da allora le posizioni della scienza ufficiale non sono cambiate: il mantra ripetuto costantemente è stato che bisogna diminuire il consumo di grassi saturi come quelli contenuti nelle uova, nella carne rossa e nei latticini.

Ricerche più recenti sembrano però mettere in dubbio quelle lontane e consolidate conclusioni: pare infatti che non esista un legame significativo tra grassi saturi e malattie del sistema circolatorio.

È vero però che sostituire i grassi saturi con quelli polinsaturi può essere benefico per il cuore a causa degli effetti anti-infiammatori di questo tipo di grassi.

Il punto, però, è che oggi la relazione grassi-malattie di cuore è meno certa di come apparisse quarant’anni fa. Diciamo che il dibattito si è riaperto e che alcune conclusioni forse andranno riviste.

In conclusione: diminuire i grassi non esclude del tutto il rischio di malattie di cuore, ma è senz’altro il modo più indicato per perdere peso.

Queste idee valgono oro… Altro che lattine!