Gli scienziati scoprono che le persone con la depressione usano un linguaggio in modo diverso

Uno sconcertante studio afferma che una su quattro persone soffrirà di un problema di salute mentale ad un certo punto della loro vita.

A differenza delle malattie fisiche, coloro che hanno un problema di salute mentale spesso si sentono ancora peggio quando essa si ripercuote sulla loro vita quotidiana, il che porta a un circolo vizioso che può causare il peggioramento della loro condizione e, a volte, risulta importante prevenire e cercare aiuto.

La malattia mentale può assumere una miriade di forme. In molte persone si manifesta come depressione, che a un certo punto interesserà una persona su 12. Questo terribile disturbo è caratterizzato da intensi sentimenti di disperazione che possono durare mesi, se non anni.

Poiché la depressione altera in modo significativo l’umore di una persona, colpisce ogni singolo aspetto della loro vita – dall’appetito al sonno.

Ora, gli scienziati hanno scoperto che la depressione influenza l’uso del linguaggio da parte di una persona.

Misurare come la depressione influenzi il linguaggio di una persona è qualcosa che gli scienziati hanno cercato di studiare da lungo tempo. Nel peggiore dei casi, la depressione può portare al suicidio.

Ma se i segni sono più noti, è possibile intervenire tempestivamente.

Il nuovo studio, pubblicato su Clinical Psychological Science, ha rivelato che ci sono alcune parole che possono essere utilizzate per prevedere con precisione se una persona soffre o meno di depressione.

Questa scoperta è stata resa possibile dai progressi tecnologici che possono analizzare grandi banche di parole. In precedenza, quando si analizzava l’uso del linguaggio da parte di una persona, gli scienziati dovevano fare affidamento su note scritte a mano, che richiedevano molto più tempo per ottenere risultati efficaci.

Gli scienziati non hanno semplicemente fatto questa scoperta dall’analisi del discorso registrato della persone, hanno anche preso in considerazione il lavoro di artisti famosi come Sylvia Plath e Kurt Cobain, entrambi famosi e depressi, che hanno perso la vita per questo, così come diari e scritti di altri affetti da questa malattia.

Tutto questo ha portato gli scienziati a concludere che c’erano chiare differenze tra il modo in cui le persone con e senza la depressione usano il linguaggio.

Lo hanno fatto analizzando due componenti linguistiche principali: lo stile e il contenuto, cioè quali parole utilizza una persona e come le usano.

Non sorprende che le persone depresse tendessero ad usare molti più aggettivi e avverbi negativi come “solitario”, “triste” o “miserabile”.

Tuttavia, è stata trovata un’indicazione più sottile della depressione nell’uso di pronomi da parte di una persona. Quelli con la malattia tendevano ad usare pronomi molto più singolari come “me”, “me stesso” e “io” di quelli senza depressione.

Poiché la depressione può isolare le persone, questo riflette quanto sia difficile per le persone affette da depressione relazionarsi con gli altri.

Gli scienziati hanno scoperto che coloro che soffrono di depressione tendono a usare parole assolutiste come “completamente” e “sempre” più spesso, dimostrando che tendono ad avere una visione più bianca e nera del mondo.

I forum di salute mentale hanno trovato il 50% in più di parole assolutistiche rispetto a quelli che non soffrono di depressione.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, 300 milioni di persone nel mondo soffrono di depressione – un aumento del 18% dal 2005. Ecco perché è così importante che gli scienziati continuino a ricercare nuove informazioni su questa condizione in modo che nessun altro perda la propria vita a causa di essa.

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