La mamma è sempre un rifugio sicuro. Ti ha tenuto dentro di sé per nove mesi. Tu eri parte di lei e lei parte di te.
Non fa meraviglia dunque che un figlio o una figlia possano sempre tornare dalla mamma sicuri di essere accolti in un porto sicuro.
Per una mamma non è possibile dimenticare quei nove mesi di perfetta simbiosi in cui il suo utero è stato rifugio e calore per la sua creatura.
Durante quelle 36 settimane tutto il corpo della mamma si trasforma e si adatta per accogliere la nuova vita.
Comunque vada, quella della gravidanza e della maternità è un’esperienza incancellabile.
È solo naturale che ti ha accolto già una volta possa continuare a farlo senza riserve anche quando tu sei diventato più che adulto e lei anziana.
A parte casi estremi in cui si può parlare di psicopatologia, chi è mamma lo per sempre.
La mamma è sempre un rifugio
Poi, è chiaro, a un certo punto i figli vanno lasciati andare incontro alla vita e al proprio destino.
Ma questo non toglie che non possano tornare dalla madre per un aiuto, un consiglio, anche solo un abbraccio e una carezza.
Sono manifestazioni d’affetto e di comunione che non hanno pari e che non possono essere sostituite da nient’altro.
Sono gesti che ti restituiscono il senso dello stare al mondo anche quando sembra che tutto intorno a te sia diventato assurdo e senza significato.
È il calore del ventre materno, la sicurezza di un porto senza tempeste, la tranquillità di un amore illimitato e senza condizioni.
Essere amati e sicuri è un dono per tutta la vita. Fa bene al bambino ma anche alla mamma. Quell’amore primigenio è quello che ci ha fatto sentire accolti e benvenuti.
E che ci dà la forza di andare avanti anche quando lei non c’è più.