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Questo neonato rischia di morire di herpes per colpa di un bacio

Neonato rischia di morire di herpes per colpa di un bacio.

Un bacio, un semplice bacio, poteva costargli la vita. È successo a Noah, un bambino inglese di quattro mesi.

Uno dei parenti della mamma aveva l’herpes e ha baciato il piccolo. Quel semplice tocco delle labbra è bastato a trasmettere la malattia al bimbo, che per poco non ci ha rimesso la vita.

La mamma un giorno ha notato che l’occhio destro del figlio si era gonfiato e che era pieno di vesciche: così, all’improvviso.

Allarmata, la signora si è subito precipitata dal pediatra. La diagnosi del medico è stata che il piccolo aveva preso il virus dell’Herpes simplex (HSV-1).

Il nome popolare di questa malattia è tutto un programma: è infatti conosciuta come “bacio della morte”.

Fatto sta che per colpa di quell’umile bacetto il bambino ha dovuto subire un’operazione chirurgica ed è rimasto in ospedale per due mesi e mezzo.

Neonato prende l’herpes per colpa di un bacio

La mamma del piccolo ha raccontato che cinque giorni prima di rendersi conto del gonfiore sull’occhio , la famiglia aveva preso parte a una festa di battesimo.

È quasi certo che sia stato in quell’occasione che il bimbo ha contratto l’herpes: amici e parenti lo hanno tenuto a lungo in braccio, coccolandolo e baciandolo spesso sul viso.

Gesti d’affetto che potevano costargli la vita.

La madre ha dato risalto alla cosa per per mettere in guardia i genitori come lei: “Voglio solo rendere la gente consapevole – ha scritto infatti sui social – dei rischi che possono provocare baciando un bambino, soprattutto un neonato. So quanto è straziante vedere il proprio figlio stare male e vorrei che non succedesse ad altre famiglie. Nessuno aveva visto le foto di Noah durante quel periodo terribile, ma poi ho capito che pubblicarle avrebbe aiutato a comprendere l’importanza di non baciare un neonato”.

Lei è stata fortunata, nel senso che si è accorta in tempo di quello che era successo e ha suo figlio ancora con sé: “Altri potrebbero non essere così fortunati”, ha detto la signora.

È bene infatti sottolineare che se l’HSV-1 non è quasi mai pericoloso per gli adulti, per i più piccoli può essere mortale.

Nel caso del piccolo Noah, i dottori hanno agito con prontezza e sono riusciti a salvarlo, ma capita spesso che il virus si diffonda al cervello e in quel caso non c’è nulla da fare.

Queste idee valgono oro… Altro che lattine!