Sai cos’è la piramide degli alimenti?
La piramide alimentare è uno schema grafico escogitato per rendere chiaro alla popolazione generale qual è la quantità relativa dei principali nutrienti che è ottimale consumare per rimanere in buona salute.
Per leggerla correttamente, si deve partire dal presupposto che gli alimenti che si trovano al vertice della piramide sono quelli che in una dieta sana dovrebbero comparire di rado e in piccole quantità.
Per converso, i cibi e gli alimenti collocati verso la base della piramide sono quelli che bisognerebbe consumare più spesso e più abbondantemente.
Sai cos’è la piramide alimentare?
Pare che la prima origine dello schema a piramide sia svedese. Nel 1972 il Ministero della Salute e del Welfare del Paese scandinavo sviluppò l’idea di cibi “di base” che avrebbero dovuto essere sia a buon mercato che nutrienti e di cibi “integrativi” che avrebbero dovuto fornire alla dieta le sostanze mancanti nei cibi di base.
Lo schema a piramide fu divulgato per la prima volta nel 1974 e si divideva tra cibi fondamentali alla base (latte, formaggio, margarina, pane, cereali e patate), una grande sezione di alimenti integrativi vegetali e un vertice costituito da carne, pesce e uova.
Nel 1992 uno schema analogo venne pubblicato anche dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, poi rivisto nel 2005.
Sai cos’è la piramide degli alimenti? Eccola spiegata
Questa piramide era strutturata per fasce orizzontali e vedeva cereali e derivati alla base, poi verdura, frutta fresca, latticini, carne pesce, uova e legumi, e infine, in cima alla piramide, grassi, olio e dolci.
Va detto che questo schema è stato via via adattato ai diversi tipi di regimi alimentari, come per esempio la nostra dieta mediterranea.
Nella sua configurazione più comune nel nostro Paese, la piramide degli alimenti si divide in quattro gruppi.
Uno. Alla base troviamo gli alimenti che vanno consumati più spesso: cereali, latticini, riso e pasta.
Due. Frutta e verdura. Non devono mancare mai dalla tavola. Dovrebbero sempre occupare almeno un terzo del piatto.
Tre. Legumi e frutta secca, carne e uova. Dovrebbero occupare solo un terzo del piatto.
Quattro. Qui sono compresi cibi che non andrebbero mai mangiati tutti i giorni: cibi grassi e dolci, da mangiare non più di una volta alla settimana.