Forno elettrico o a gas, quale conviene di più?
Forno elettrico o a gas? La pandemia che stiamo tutti vivendo, con le sue inevitabili limitazioni (coprifuoco dalle 22, ristoranti chiusi o aperti solo per l’asporto e così via…), ha molto ristretto le fonti di entrata di parecchie famiglie. Alcuni hanno già dovuto chiudere, altri devono fare i conti con le bollette e senza più entrate per molti sta diventando durissima.
Insomma, alla crisi sanitaria per troppe famiglie si aggiunge quella economica. L’imperativo quindi è risparmiare su tutto quello che si può. Anche sul gas di città o sulla luce, per esempio.
E parlando di risparmio e di luce e gas, ci chiediamo: è più conveniente il forno a gas o quello elettrico?
In questi mesi di lockdown molti hanno cominciato ad apprezzare la cucina fatta in casa, il che ha significato un aumento significativo dell’uso del forno di casa. Ma come sono andate le cose dal punto di vista della bolletta?
Forno elettrico o a gas: Il forno elettrico
Diciamo che un’ora di cottura con un forno elettrico a duecento gradi richiede tra 0,9 e 1,5 chilowatt. Se si va sui 350 gradi, poi, il consumo di elettricità in pratica raddoppia. È dunque buona norma evitare di cuocere i cibi alle alte temperature, se non quando è strettamente necessario.
Il costo di un chilowattora di corrente è in media di 22 centesimi di euro. Il che vuol dire che cuocere a 180 gradi per un’ora con un forno elettrico in media costa appunto 0,22 euro.
Questo consumo si può ridurre se si usa un forno ventilato, ma il risparmio “vero” lo si può ottenere scegliendo un forno a gas. Già, perché rispetto a un forno elettrico quello a gas può arrivare a consumare addirittura la metà.
In conclusione: se usate parecchio il forno di casa e se volete salvaguardare il bilancio famigliare, visti i tempi grami, il forno a gas permette di risparmiare un bel po’ di soldi.
