il modo in cui parli ai bambini

Il modo in cui parli a un bambino influenzerà il resto della sua vita

Il modo in cui gli adulti si rapportano coi bambini lascia sempre dei segni sulla loro personalità e quindi sulla loro vita e sul loro futuro.

Troppo spesso non diamo abbastanza importanza la modo in cui ci rivolgiamo ai bambini.

Ci capita di fare promesse che poi non manteniamo e li geliamo spesso e volentieri con la fatidica frase “adesso no, più tardi” e questo “più tardi” non arriva mai.

Perché c’è sempre un altro impegno di lavoro, c’è sempre un appuntamento che non possiamo rimandare, c’è che siamo stanchi, c’è, insomma, che troppo spesso non riusciamo a mantenere le promesse – grandi o piccole non importa – che facciamo ai nostri figli.

E così facendo, involontariamente, diciamo loro che degli adulti non ci si può fidare e che di loro in definitiva non ci importa granché.

Naturalmente noi sappiamo che non è vero, ma tu vaglielo a spiegare a un bambino…

Insomma, la morale di tutto questo discorso è che bisognerebbe fare molta più attenzione e usare molto più tatto quando ci si rivolge ai bambini.

Perché le parole che si dicono (o non si dicono) loro pesano come macigni e lasciano segni che poi sedimentano nel tempo e producono danni più avanti.

Occorre prestare attenzione, innanzitutto, al modo in cui manifestiamo loro i nostri stati d’animo. Non solo bisogna essere attenti al modo in cui li correggiamo, ma anche al modo in cui manifestiamo loro il nostro amore.

Father talking to young son, portrait — Image by © Sandro Di Carlo Darsa/PhotoAlto/Corbis

Tra adulti lo sappiamo quando qualcuno ci vuole bene, anche se magari non ce lo dimostriamo con gesti d’affetto e quant’altro.

Per i bambini è diverso, loro hanno bisogno di manifestazioni di affetto tangibili. Una carezza sulla testa, un bacio sulla guancia, la mano che li accarezza sulla schiena.

Per un bambino non c’è niente come il calore fisico, il contatto fisico, a dimostrare che gli vogliamo bene.

Ma non solo: un bambino tiene conto delle promesse, quindi, per favore, niente parole a vanvera.

Pensateci, la prossima volta che vi salirà alle labbra le fatidica frase “adesso no, più tardi”…

Queste idee valgono oro… Altro che lattine!