pausa sigaretta

Quest’ azienda offre ai dipendenti non fumatori sei giorni di ferie extra per compensare la pausa sigaretta

Un’azienda giapponese offre ferie pagate ai dipendenti per indurli a smettere di fumare.

Bisogna premiare le sane abitudini di vita. È quello che devono aver pensato i dirigenti della società di marketing (ma guarda un po’…) Piala Inc., che ha sede in quel di Tokyo, Giappone.

La ditta ha infatti deciso qualche tempo fa di concedere ai propri dipendenti che non hanno il vizio del fumo 6 giorni di ferie retribuite extra per compensare le pause sigaretta che  vengono concesse ai loro colleghi tabagisti.

Secondo il britannico Telegraph, Piala Inc. avrebbe introdotto questo provvedimento dopo che i dipendenti che non fumavano si erano lamentati per il fatto di lavorare più dei loro colleghi col vizio, ai quali era appunto concessa la pausa sigaretta.

Un’azienda offre incentivo per smettere di fumare

Il portavoce dell’azienda, tale Hirotaka Matsushima, al tabloid britannico ha dichiarato che al principio di quest’anno uno dei dipendenti non fumatori ha lasciato un messaggio nella casella dei suggerimenti, sostenendo che le pause sigaretta stavano creando tensioni.

L’amministratore delegato dell’azienda ha visto il commento e ha deciso che era il caso di concedere ai non fumatori un compenso per il lavoro in più cui si sobbarcavano.

La lamentela aveva una motivazione molto pratica: dato che gli uffici della Piala si trovano al 29esimo piano, per poter beneficiare della pausa sigaretta i dipendenti fumatori dovevano scendere nel seminterrato, il che voleva dire una pausa minima di un quarto d’ora.

L’intento della ditta, in buona sostanza, è di indurre i dipendenti fumatori a piantarla col vizio, ma senza passare per antipatiche misure sanzionatorie.

Sei giorni di ferie pagate in più all’anno potrebbero essere in effetti un buon incentivo.

Secondo quanto riferisce il Telegraph, tra i 120 dipendenti complessivi dell’azienda almeno 30 avrebbero goduto delle ferie aggiuntive e questo premio non fumatori avrebbe indotto alcuni dei dipendenti fumatori ad abbandonare la loro cattiva abitudine.

Secondo il Japan Times, i dati relativi al tabagismo nel Paese del sol levante darebbero piuttosto incoraggianti, con un numero sempre crescente di persone che si sono decise finalmente ad abbandonare il vizio.

Un sondaggio di Japan Tobacco, in particolare, ha evidenziato che la percentuale di fumatori nella fascia di età intorno ai 20 anni nel 2018 è scesa al 17,9 per cento.

Queste idee valgono oro… Altro che lattine!