Balsamo per capelli: la metà contiene profumi dannosi o siliconi. Ecco i peggiori

Il balsamo è l’elemento essenziale per completare la cura dei nostri capelli e quando compriamo uno shampoo quest’ultimo viene sempre abbinato al balsamo della medesima linea per far ottenere alla nostra capigliatura l’aspetto migliore.

Il motivo è semplice: i capelli per natura hanno una carica elettrostatica negativa che il sebo nasconde. I tensioattivi contenuti nello shampoo hanno il compito di far scivolare via il sebo pulendo i capelli ma al contempo lasciano libera la loro carica negativa sollevando le cuticole che donerebbero ai capelli un effetto crespo.

Il balsamo, che contiene ingredienti antistatici caricati positivamente, ha il compito di chiudere le cuticole eliminando l’effetto crespo e di conseguenza regala ai capelli un aspetto liscio e setoso nonché li protegge dal calore dell’asciugatura, dai trattamenti successivi che potrebbero arrecare danno alla cuticola, dalla disidratazione, dalle doppie punte e dagli agenti esterni.

Ma attenzione agli ingredienti. I balsami ne contengono diversi, a seconda della funzione che vanno a svolgere: umettanti, ricostituenti, acidificanti, emollienti, tensioattivi e chelanti. 

La rivista tedesca ÖKO-TEST, che pubblica i risultati di test indipendenti, affidabili e completi sulla qualità ecologica di merci e servizi, ha recentemente analizzato la sicurezza di 30 balsami, rilevando la presenza di sostanze poco sicure, quali composti alogeni organici e polietilenglicoli e loro derivati (PEG), in diversi di essi. 

Risultati del test:

Quasi la metà dei balsami analizzati sono stati ritenuti “molto buoni”, sei, fra cui marchi noti, hanno fallito il test mentre lo hanno passato brillantemente prodotti naturali considerati convenzionali, di facile reperibilità nelle farmacie o nei supermercati. 

Fra le sostanze incriminate spiccano i profumi come il Lilial, presente nella dicitura “Butylphenyl Methylpropional” (presente in sei prodotti), le fragranze al muschio artificiale (presenti in cinque prodotti) che si accumulano nel tessuto adiposo e sono capaci di danneggiare il fegato e l’idrossicitronellale, pericolosa perché può scatenare allergie (la trovate nel Pantene Pro-V Repair & Care), come possono innescarle i composti alogeni organici, utili come antibatterico (presenti in sei prodotti) per esempio il clorometilisotiazolinone (CIT), usato come conservante (riscontrato in tre dei prodotti esaminati) ma noto per essere un forte allergene e ancora la clorexidina digluconato, anch’essa un conservante allergico (presente in tre prodotti). 

Altre sostanze incriminate riscontrate nel test sono nocive anche per l’ambiente perché difficili da biodegradare: parliamo dei Siliconi e degli altri polimeri sintetici (riscontrati in 16 prodotti), utilizzati come liscianti e per conferire lucentezza ai capelli, promettendone l’aspetto sano, grazie allo strato protettivo che li riveste, e la cura delle zone fragili del capello stesso.

In realtà l’effetto di queste sostanze prodotte sinteticamente, principalmente dimeticone o amodimeticone, è soltanto ottico, non riparano affatto i capelli fragili o le doppie punte, sono difficili da lavare, appesantiscono i capelli e possono addirittura compromettere i risultati di un trattamento colorante e aumentare la formazione della forfora depositandosi sul cuoio capelluto. 

Balsamo per capelli: promossi e bocciati

Fra i promossi: 

  • Aliqua Repair Spülung Macadamia & Avocado – Budni 
  • Alverde Repair Spülung Bio-Avocado Bio-Sheabutter – Dm 
  • Spülung Repair – Bioturm 
  • Blütezeit Repair Spülung Bio-Walnuss – Edeka/Netto/Budni 
  • Cosnature Repair-Spülung Avocado & Mandel – Cosmolux 
  • GRN Shades of Nature Spülung Reparatur Pomegranate & Olive – Cosmomondial 
  • I+M Hair Care Repair Haarspülung Hanf – I+M 
  • Lavera Repair & Pflege Spülung Bio-Rose & Erbsenprotein – Lavera 
  • Balea Professional Oil Repair Intensiv Spülung – Spülung 
  • Elkos Hair Spülung Repair – Edeka 
  • Jean & Len Repair Conditioner Kokosöl & Macadamia – Jean & Len 
  • Nature Box Spülung mit Avocado-Öl – Schwarzkopf & Henkel 
  • Yven: Spülung Oil Repair – Cosmolux 
  • Cien Pro Vitamin – Lidl 
  • Garnier, Balsamo al miele 

Quelli che hanno ottenuto la sufficienza:

Fra i bocciati:

  • Elvive Total Repair 5 – L‘Oréal 
  • Fructis Oil Repair 3 – L‘Oréal 
  • Pantene Pro-V Repair & Care – Procter & Gamble 
  • Nivea Reparatur & Gezielte Pflege (Nivea Riparatore e Cura Mirata) 

Suggerimenti per un buon risultato:

Non è necessario usare il balsamo dopo ogni lavaggio perché nel lungo periodo le sostanze curative si accumulano sui capelli e finiscono per formare uno strato che li appesantisce e li priva di volume e vitalità.

Non dimentichiamoci che il fusto del capello in realtà è costituito da cellule morte, che si sono trasformate in cheratine e materiale amorfo, e piccole quantità di acqua, quindi il pensare che un prodotto possa davvero “riparare e curare” i capelli è parzialmente errato.

Di certo non è errato utilizzare prodotti che li aiutino a proteggerne robustezza e lucentezza ma per questo è bene alternare con un risciacquo acido, per esempio l’aceto di mele e l’acqua di limone che eliminano i residui di shampoo donando elasticità. 

Non vanno tralasciati nemmeno i consigli dei produttori di cosmetici naturali ovvero l’utilizzo di oli naturali, latte, seta o proteine del grano per ottenere effetti liscianti che nell’elenco degli ingredienti del prodotto troveremo elencati come latte idrolizzato, seta idrolizzata o grano idrolizzato.

Articolo revisionato dalla Biologa Nutrizionista Maria Di Bianco

Queste idee valgono oro… Altro che lattine!