alimenti e mal di testa

Mal di testa: ecco gli alimenti da evitare

Gli alimenti che è meglio evitare se ti duole spesso la testa.

Se soffri spesso di mal di testa o di emicrania, forse ti sarai chiesta se per caso non ci sia una relazione tra questi attacchi e quello che hai mangiato a pranzo o a cena. Magari ti sei resa conto che gli accessi ti vengono dopo il ristorante cinese. Oppure dopo che hai mangiato una quantità importante di insaccati o alimenti affumicati.

In effetti è abbastanza noto, ormai, che determinati alimenti possono funzionare da detonatore per emicrania e mal di testa, anche se bisogna distinguere tra i vari tipi di cefalea.

Se la cefalea è di tipo tensivo, di solito è dovuta a tensione e stress e non ha un grande correlazione coi cibi e le bevande che si consumano, ma se si tratta di emicrania, invece, si è visto che in effetti c’è un legame tra il consumo di determinati alimenti e l’apparizione di questo tipo di “mal di testa”. In questi casi si può parlare di alimenti che fungono da veri e propri “interruttori” per il mal di testa.

Gli alimenti che è meglio evitare se ti duole spesso la testa

Le sostanze “interruttore”

Nella lista degli alimenti che si è visto possono innescare l’emicrania ci sono gli affumicati, le bevande alcoliche (soprattutto il vino rosso e la birra), il cioccolato, i formaggi stagionati, la maggior parte degli insaccati, le conserve di pesce, i cibi fermentati, la soia, i cibi piccanti, le noci, gli spinaci, le banane.

Questo per quanto riguarda gli alimenti. Ma quali sono le sostanze che possono provocare gli attacchi di mal di testa?

L’istamina, per esempio, che si può trovare nelle conserve di pesce. Oppure i nitriti e i nitrati, che vengono aggiunti a certi cibi per allungarne la vita utile e che si possono trovare nei cibi affumicati e negli insaccati.

Tra le sostanze indiziate di scatenare il mal di testa ci sono anche i solfiti, che di solito si formano nel vino.

È da citare anche il glutammato monosodico, un additivo alimentare che si può trovare nella salsa di soia e che è facile assumere quando si va al ristorante cinese. Nella sua forma naturale si tratta di un amminoacido non essenziale che si po’ trovare in alimenti come i pomodori, il formaggio, le carni, gli champignon e gli spinaci.

Nel caso del cioccolato e delle noci, poi, la sostanza incriminata è la tiramina, che agisce come vaso dilatatore. Si trova anche nel fegato di pollo, nelle aringhe e nelle sardine.

Queste idee valgono oro… Altro che lattine!