“Niente più avvisi, ora denunciamo”: lo sfogo di un sindaco siciliano

“Niente più avvisi, ora denunciamo”: lo sfogo di un sindaco siciliano di fronte ai tanti che non rispettavano le disposizioni.

Nel complesso gli italiani stanno rispondendo bene alle prescrizioni date dal governo e dalle autorità locali per prevenire al massimo il diffondersi del Coronavirus e quindi “appiattire la curva” il prima possibile (“State a casa!”).

Ma, come sempre in Italia, c’è sempre chi fa finta di non capire e accampa scuse le più improbabili per fare quel che gli pare.

Solo che la situazione che stiamo vivendo tutti quanti è del tutto eccezionale e non permette alzate d’ingegno.

Ogni giorno sentiamo di persone che vengono denunciate perché sono state sorprese fuori casa senza poter fornire a carabinieri, polizia o vigili urbani una valida giustificazione, come per esempio fare la spesa, ragioni di salute o andare ad assistere un parente malato.

Si tratta di individui che hanno preso tutta questa tragica situazione come una vacanza.

“Niente più avvisi, ora denunciamo”: lo sfogo di un sindaco siciliano di fronte ai tanti che non rispettavano le disposizioni.

Ebbene, adesso qualcuno ha pensato di dire “basta” a tutto questo. Per esempio il sindaco del paese di Delia, in provincia di Caltanissetta, 4mila e 200 abitanti.

Il primo cittadino, si chiama Gianfilippo Bancheri, è stato infatti costretto a dare una sorta di ultimatum ai suoi concittadini: “O la piantate o vi denuncio”.

A Delia nei giorni scorsi troppi andavano a correre nei parchi e soprattutto in troppi non rispettavano le distanze minime, il che si traduceva in un rischio oggettivo per la diffusione del virus “cinese.

Ma non solo: c’era anche gente che si faceva fare i capelli a casa o che andava a fare benzina praticamente tutti i giorni: per andare dove, viene da chiedersi, se la consegna è stare a casa?

https://www.youtube.com/watch?v=5b1m6nj_uIA

Per quanto riguarda i “corridori”, poi, la situazione era ancora più surreale se si tiene conto che prima del Coronavirus, ricorda il sindaco, a correre ci andavano sì e no in una ventina (“Ora tutti podisti sono diventati, a Delia?”).

Sembrerebbe quindi che si trattasse di un atteggiamento di pura sfida all’autorità, che se non fosse pericoloso, sarebbe decisamente ridicolo.

Adesso però le cose sono cambiate, non si vedono più tante persone in giro “per sport”.

E bravo sindaco!

Queste idee valgono oro… Altro che lattine!